Il vertice sull’Unione europea dedicato ai Balcani occidentali tenutosi a Skopje ha concluso i lavori con ottimismo e l’adozione di una dichiarazione congiunta tra i leader partecipanti. Il piano economico dell’UE, del valore di sei miliardi di euro e presentato dalla Commissione europea lo scorso novembre, è vincolato all’implementazione delle riforme e alla cooperazione reciproca dei Paesi della regione. L’obiettivo è rendere funzionale il mercato comune dei Balcani occidentali, consentendo loro l’accesso al mercato europeo prima di diventare membri a pieno titolo dell’UE.
Il piano si articola in quattro pilastri: promuovere l’integrazione nel mercato unico europeo, potenziare la cooperazione economica regionale, attuare riforme e utilizzare le risorse finanziarie dell’UE per investimenti e riforme. I leader dei Balcani occidentali hanno adottato una dichiarazione congiunta impegnandosi a sviluppare i loro paesi secondo gli standard europei, sottolineando l’importanza della cooperazione regionale per l’adesione all’UE.
Il premier macedone ha dichiarato che il piano offre un’opportunità eccellente per accedere al mercato unico europeo e prevede il raddoppio del PIL pro capite nella regione nei prossimi dieci anni. Il presidente serbo ha enfatizzato l’importanza delle “corsie verdi” per superare gli ostacoli dei controlli doganali tra i paesi e ha indicato la possibilità di ricevere fondi già a maggio o inizio giugno. Il direttore generale della Commissione europea ha sottolineato che l’integrazione regionale è fondamentale per sfruttare appieno il mercato unico europeo.
Il premier kosovaro ha evidenziato la necessità di fermare le minacce alla sicurezza per raggiungere l’integrazione economica, mentre il premier albanese ha esortato l’UE ad essere più seria sull’adesione dei Balcani occidentali. Inoltre, sono stati firmati due protocolli nell’ambito dell’iniziativa Open Balkan, miranti a creare un mercato del lavoro libero tra i Paesi partecipanti (Serbia, Macedonia del Nord e Albania). L’Open Balkan è un’area economica e politica istituita nel luglio 2021 per promuovere il commercio, la cooperazione e migliorare le relazioni bilaterali tra i tre Stati membri.