Sabato scorso il parlamento della Macedonia del Nord ha votato favore della proposta avanzata nei giorni scorsi dalla presidenza francese per sbloccare il processo di adesione del paese all’UE.
Dopo una settimana a dir poco facile per la Macedonia del Nord dovuta alle proteste dovute alla questione del veto della Bulgaria e della proposta francese, sabato 16 luglio il parlamento di Skopje ha approvato con 68 parlamentari su 120 la proposta francese, con zero astensioni o voti contrari.
Subito dopo, nella giornata di domenica 17 luglio vi è stata la sigla del protocollo da parte dei rispettivi ministri degli esteri. Le delegazioni di Skopje e Tirana si recheranno ad inizio della prossima settimana a Bruxelles dove parteciperanno alla prima conferenza intergovernativa che darà modo ai paesi di discutere quali saranno i prossimi passi per l’adesione all’UE.
“La Bulgaria sostiene con forza l’integrazione europea della Repubblica di Macedonia del Nord e dell’Albania. Auguriamo loro di avere successo nel percorso che desiderano intraprendere da tempo”, ha dichiarato domenica la ministra Teodora Genchovska dopo aver firmato il protocollo con Bujar Osmani a Sofia.
Va notato però, che la Bulgaria non sta facendo marcia indietro sulla posizione in merito alla lingua ufficiale della Macedonia del Nord, ha dichiarato la Genchovska.
Nonostante però le ultime notizie incoraggianti da Bruxelles, potrebbe passare un decennio o più prima che uno dei due paesi possa finalmente entrare a far parte dell’Unione Europea. Ci sono infatti, una serie di criteri da rispettare e una serie di riforme da applicare con essi per far si che i paesi siano in linea con gli standard UE in materia di stato di diritto, libertà dei media, ambiente, energia ed agricoltura.
Fonte: Euractiv